Nella finale playoff gli azzurri sbancano in dieci uomini il “Comunale” di Corato siglando uno 0-2 nei tempi supplementari che scrive una pagina indimenticabile della storia del club azzurro. D’Angelo e Di Pinto i due marcatori in un match dalle emozioni straordinarie.

Ci si attendeva una giornata indimenticabile, così è stato. Il 31 maggio 2015 l’Unione Calcio scrive in quel di Corato una pagina indelebile della sua giovane storia aggiudicandosi una finale a coronamento di un’autentica impresa.

Atmosfera da brividi al “Comunale”: un’intera città vestita a festa, 2.000 spettatori, i coratini hanno risposto agli appelli della società neroverde. Ma la vera sorpresa è dall’altra parte, in quella tribuna ospite completamente gremita. Da Bisceglie arrivano gli azzurrini del settore giovanile, accompagnati da tecnici e famiglie, insieme a mogli, figli e fidanzate dei giocatori. E poi tanti appassionati, tutti a confidare nell’impresa. Ci si guarda attorno stupiti. “Ma davvero siete così tanti? Ehi, piccola Unione, guarda cosa hai fatto”!

A pochi minuti dal fischio d’inizio sale la tensione, le squadre entrano in campo. I tifosi coratini chiamano (e scrivono) l’Eccellenza, salutando ad alta voce i colleghi biscegliesi nella tribuna opposta. Si sfidano le seconde forze del campionato, con 152 punti in due. Corato è la bestia nera dell’Unione Calcio, ma Di Pinto è la bestia nera del Corato.

Parte la gara, le due squadre si prendono le misure. Match non bello ma intenso, la prima occasione è dell’Unione con il destro di prima intenzione di Di Pinto a sorvolare la traversa. Il brivido più forte, però, è griffato De Lorenzo: affondo sulla sinistra di Papagno che lascia partire il cross che scavalca Camerino, De Lorenzo salta più in alto di tutti ma la sua incornata si stampa sul palo sinistro. La situazione sembra precipitare al 43’, quando il direttore di gara sbatte in faccia a Gabriele Monopoli il secondo cartellino giallo del match: Unione Calcio in 10 ed il giovane difensore centrale, biscegliese doc, in lacrime.

Al rientro De Lorenzo lascia spazio al centrale Ciardi, mentre al quarto d’ora uno stoico Bufi alza bandiera bianca per il riacutizzarsi di un fastidio al ginocchio. Al suo posto entra Malerba, al contempo nel Corato l’indiavolato Zaza rileva Terrone. Comincia uno dei più bei duelli della gara: al 23’ Zaza per poco non approfitta di una sbavatura dell’azzurro. Tre minuti più tardi una bellissima azione in velocità dell’Unione Calcio, con un incredibile D’Angelo, mette Amoroso davanti a Camerino, il cui destro viene deviato in angolo. Al 36’ lo stesso Amoroso lascia spazio ad un coratino doc, Davide Grammatica, il cui ingresso si rivelerà decisivo.

Il ritmo sale e al 38’ l’urlo di gioia dei biscegliesi resta strozzato in gola: Di Pinto fa gol, ma l’assistente segnala offside. Si entra nei minuti di recupero: il Corato è in avanti, Landini lascia partire un destro dalla traiettoria insidiosa, Delfino è insuperabile.

Si va ai supplementari, può succedere di tutto. E il “tutto” accade allo scadere del primo overtime: Di Pierro prova la conclusione, Camerino respinge ma in zona c’è D’Angelo che pesca dal suo repertorio un sinistro al volo di rara bellezza: è 0-1! La tribuna biscegliese esplode, l’impresa si sta materializzando, ma ora si teme il ritorno del Corato.

Un ultimo sforzo, parte il secondo tempo supplementare. I neroverdi devono provarci e al 4’ è ancora Landini a tentare la conclusione dal limite, ma oggi con Delfino non c’è storia. L’Unione stringe i denti, Grammatica lotta e con caparbietà da veterano recupera palla, alla sua sinistra c’è Moreo che con un tocco di classe suggerisce per Di Pinto, in area…fiato in sospeso sugli spalti, Amedeo non può sbagliare e non sbaglia. Diagonale imprendibile sul secondo palo. In tribuna scendono le prime lacrime di gioia, Di Pinto e l’intera squadra corrono ad esultare. Lacrime amare, invece, sgorgano dalla tribuna opposta, delusione che si trasforma in rabbia per quei tifosi che, a dispetto del clima rispettoso e sportivo di tutta la partita, tirano in campo una bomba carta che esplode a pochi passi dall’assistente. A seguire un paio di isolati tentativi di invasione di campo ed il lancio di alcuni fumogeni nei pressi delle panchine. Il direttore di gara fischia la fine del match con 3’ di anticipo e parte la festa per gli azzurri.

Corato favorito”, dicevano in molti. Ma, probabilmente, non conoscevano a fondo la piccola Unione, nella buona e nella cattiva sorte. Ehi, “sua ECCELLENZA”… siamo piccoli, ma ci siamo!   

Addetto Stampa Unione Calcio Bisceglie  

Valentina Sinigaglia